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Adorare caelestia, gubernare terrena indica una pericope dell’Asclepius che declina la natura essenziale e corporea dell’uomo in relazione alla duplice funzione del suo essere: «ammirare e adorare le realtà celesti, custodire e governare le realtà terrene» (Ascl. 8). Sotto questa epigrafe sono raccolti i contributi di venticinque studiosi che hanno inteso rendere omaggio a Paolo Lucentini (1937-2011), medievista di rilievo internazionale, fondatore e direttore di Hermes Latinus, il programma di ricerca per lo studio e per l’edizione dei testi ermetici, pubblicato nella collana del Corpus Christianorum. Continuatio Mediaeualis (Brepols, Turnhout). I saggi contenuti nel volume coprono un ampio arco cronologico, dalla tarda antichità all’epoca moderna, e sostanzialmente afferiscono ai tre filoni tematici perseguiti da Lucentini nella sua carriera scientifica: platonismo, ermetismo e eresia. Di filosofie dissidenti si sono occupate Alessandra Beccarisi e Antonella Straface. Allo studio della tradizione ermetica si sono dedicati Charles Burnett, Stefano Caroti, Chiara Crisciani, Peter Dronke, Michele Fatica, Françoise Hudry, Ilaria Parri e Pinella Travaglia; alle filosofie e alle tradizioni scientifiche medievali: Paul Kunitzsch, Fabrizio Lelli, Alfonso Maierù, Vittoria Perrone Compagni, Gregorio Piaia, Antonella Sannino, Valeria Sorge; agli influssi del platonismo: Pasquale Arfé, Carmela Baffioni, Irene Caiazzo, Luigi Catalani, Giulio d’Onofrio, Mark Delp, Michela Pereira e Pasquale Porro.