جزییات کتاب
Ammetto di aver avuto per Marx, in un lontanissimo passato, un’ammirazione non dissimile da quella che provavo per personaggi storici che vengono a lui solitamente accomunati, come Lenin o Trockij. Verso questi ultimi protagonisti delle grandi tragedie storiche del Novecento il mio atteggiamento è oggi assai cambiato. Ma devo confessare che, nei riguardi di Marx, la simpatia intellettuale si è fatta sì meno ingenua e mistica, ma non è mai cessata. Continuo a leggerlo per un intimo bisogno, non solo per dovere professionale; e, anche quando non condivido le sue asserzioni, ne riconosco il fascino intellettuale. Per esempio, mi capita di rileggere, con un’emozione simile a quella inizialmente provata più di quarant’anni fa, l’analisi della merce, contenuta nelle pagine iniziali del primo libro del Capitale, considerandola tuttora una delle vette più alte del pensiero umano. In quel capitolo Marx, partendo da un’acutissima osservazione di Aristotele e «civettando» con la logica hegeliana, ci aiuta a penetrare il tratto fondamentale del mondo capitalistico, che lo distingue da tutte le precedenti società umane.
In quelle, come in altre pagine vigorose, Marx parla da filosofo assai più che da storico ed economista (e meno che mai da uomo politico)...