دانلود کتاب Regresso delle nascite - morte dei popoli. Colle prefazioni, aggiunte per l’editore italiano, di Oswald Spengler e Benito Mussolini

A un dato momento la città cresce morbosamente, patologicamente, non, cioè, per virtù propria, ma per un apporto altrui. Più la città aumenta e si gonfia a metropoli, e più diventa infeconda. La progressiva sterilità dei cittadini è in relazione diretta coll'aumento rapidamente mostruoso della città. Berlino che in un secolo è passata, da centomila, a oltre quattro milioni di abitanti, è, oggi, la città più sterile del mondo. Essa ha il primato del più basso quoziente di natalità non più compensato dalla diminuzione delle morti. La metropoli cresce, attirando verso di sé la popolazione della campagna, la quale, però, appena inurbata, diventa - al pari della preesistente popolazione - infeconda. Si fa il deserto nei campi; ma quando il deserto estende le sue plaghe abbandonate e bruciate, la metropoli è presa alla gola: né i suoi commerci, né le sue industrie, né i suoi oceani di pietre e di cemento armato, possono ristabilire l'equilibrio oramai irreparabilmente spezzato: è la catastrofe. La città muore, la nazione - senza più le linfe vitali della giovinezza delle nuove generazioni non può più resistere.

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"Il libro, letto tutto d'un fiato, sembrerebbe esser stato scritto qualche decennio fà e non quasi un secolo ad oggi, tanto son lucide e realistiche le conclusioni all'epoca ipotizzate dall'autore circa il pericolo che il decremento sempre maggiore delle nascite potesse rappresentare per l'Europa e gli europei. Lascia stupefatti come Korherr riesca a leggere negli anni venti una situazione attualissima, dove alla denatalità europea si contrappone un aumento sempre maggioer delle nascite di quei popoli extraeuropei, che siano africani o asiatici e di come questa pochezza europea si possa trasformare in un detonatore pronto a far collassare ogni parvenza di identità nazionale, tutto a vantaggio del mercato e del cosmopolitismo. Assurdo come riesca addirittura a cogliere la sede ove questo problema potrebbe poi (ed è stato) esplodere o accendersi; la Francia, dove la bassissima natalità indigena ha portato ad una sostituzione di "popolo" apparentemente pacifica. Leggere il libro senza pregiudizi nei confronti dell'autore e della sua storia è stato fondamentale per apprezzare la lungimiranza e la lettura storica e di destino che viene fatta in quest'opera, tremendamente realistica e assolutamente attuale."

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"Il libro di Richard Korherr è, a dispetto del suo anno di pubblicazione (1928), molto più attuale di quanto si creda e, leggendolo, si potrà notare come molti dei problemi che si trovano ad affrontare oggi le nazioni europee abbiano radici in un passato nemmeno troppo lontano e siano stati denunciati in tempi non sospetti. Un libro, in conclusione, spaventosamente profetico. Una lettura obbligatoria."