دانلود کتاب La mappa dei libri perduti
by Violet Moller
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عنوان فارسی: نقشه کتاب های گمشده |
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È intorno a sette grandi città, crocevia di popoli, religioni e lingue attraverso i secoli, che ruota la ricostruzione della storica inglese Violet Moller alla ricerca delle tracce lasciate dagli intellettuali che hanno tramandato gli studi di questi celebri autori.
Come Galeno di Pergamo, chiamato a Roma dall’imperatore per esercitare la professione di medico di corte dopo essersi formato a Smirne, Corinto e Alessandria d’Egitto, proprio dove Euclide compose gli Elementi e Tolomeo l’Almagesto.
Quando la città sede della più ricca biblioteca dell’antichità andò in rovina, la sua eredità culturale trovò dimora nel mondo islamico: a Baghdad, grazie al mecenatismo del califfato, la ricerca matematica, amalgamando le conoscenze tradizionali alle rivoluzionarie scoperte indiane, lo zero e l’idea di infinito, raggiunse vette inaspettate. Giunta in Europa per fuggire alle persecuzioni degli Abbasidi, la dinastia omayyade portò l’eccellenza araba a Cordova, favorendo così il confronto tra studiosi ebrei, cristiani e musulmani e il perfezionamento di molte teorie scientifiche. Queste risalirono poi la penisola iberica fino a Toledo divenuta, con la Reconquista, la porta di accesso alla cristianità, che aveva preservato il sapere antico nei monasteri, tra i quali spiccava Montecassino. Toccò quindi all’Italia meridionale: a Salerno, Costantino l’Africano introdusse i testi di Galeno, che resero la scuola medica cittadina all’avanguardia nel campo della fisiologia e della farmacologia; a Palermo, maestosa capitale normanna, le opere furono tradotte direttamente dal greco al latino. Infine, il viaggio si conclude a Venezia, dove nella seconda metà del XV secolo le prime tipografie diedero alle stampe i manoscritti di quell’antica conoscenza, che, all’alba del Rinascimento, ha raggiunto le biblioteche disseminate in ogni angolo d’Europa per arrivare fino a noi.
La mappa dei libri perduti è una storia delle idee e degli uomini che le hanno studiate, copiate, tradotte e diffuse, ma anche un invito a ritrovare i legami profondi tra il mondo islamico e quello cristiano, il cui incontro ha dato vita a un patrimonio intellettuale davvero universale.