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Di facoltosa famiglia numerosa di origini irlandesi, nasce nel 1917. Partecipa come il fratello maggiore Joe jr. alla seconda guerra mondiale, ma è più fortunato di quest'ultimo, il quale rimane vittima di un incidente aereo dalle cause poco chiare. In guerra viene decorato per un'azione di salvataggio e in seguito entra in politica venendo eletto deputato. La carriera decolla permettendogli di diventare anche senatore, e nel 1960 viene eletto presidente degli Stati Uniti. Punti cardine della sua politica interna saranno le lotte per i diritti civili e il superamento delle problematiche razziali, la lotta alla povertà, alla disoccupazione e un programma di migliore distribuzione del benessere collettivo e una migliore istruzione per le classi povere. In politica estera cercherà una distensione di rapporti con il blocco sovietico dopo la fallita invasione della Baia dei Porci a Cuba progettata dalla precedente amministrazione Usa. Un momento critico della guerra fredda si avrà nell'ottobre del 1962 quando ordinerà alla marina Usa di fermare navi sovietiche dirette a Cuba per installare missili diretti contro il territorio americano, costrngendo l'URSS a far rientrare le navi per non creare un incidente che avrebbe fatto scoppiare una nuova temuta guerra mondiale.
Viene ucciso a Dallas il 22 novembre del 1963, durante la campagna elettorale per la rielezione. Cinque anni dopo vene ucciso anche il fratello minore Bob mentre concorre anche lui per la presidenza. I loro assassinii rimangono ancora oggi tra i casi più controversi della storia americana.