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Il primo luglio 1916 sopra il valico di Monte Croce Carnico, punto chiave del fronte italo-austriaco, due plotoni del Battaglione Monte Arvenis si rifiutarono di obbedire all’ordine di un assalto suicida alla cima Cellon, proponendo di attaccare di notte, con il favore della nebbia, anziché in pieno giorno e senza copertura di artiglieria. Un tribunale speciale li giudicò sbrigativamente e quattro alpini vennero fucilati in una decimazione sub specie juris (alcuni dei condannati erano assenti dal luogo dell’asserita rivolta). Per oltre vent’anni le istanze di restituzione dell’onore a questi ‘fucilati per l’esempio’ sono state sistematicamente rigettate, perché presentabili esclusivamente dagli interessati. Dal ‘caso Cercivento’ ha poi preso le mosse la proposta di legge presentata il 2 aprile 2015 che intende restituire loro la dignità militare e la condizione di caduti per la patria. Il testo, approvato all’unanimità dalla Camera dei deputati, non ha ancora trovato consenso in Senato. Nel centenario della fucilazione dei quattro alpini si è tenuto a Udine un convegno – di cui questo volume presenta gli atti – per ricordarli e parlare della Grande Guerra fuori dal consueto agiografismo, sulla scorta delle parole del presidente Sergio Mattarella. «Un Paese dalle solide radici come l’Italia non deve avere il timore di guardare anche alle pagine più buie e controverse della propria storia recente», ha detto il Capo dello Stato, «la memoria di quei mille e più italiani uccisi dai plotoni di esecuzione interpella oggi la nostra coscienza di uomini liberi e il nostro senso di umanità».
Luciano Santin, giornalista, si occupa oltre che di cronaca, di storia moderna del Caput Adriae. Tra i suoi lavori, Le Giulie allo specchio: il carteggio Kugy – Tuma, 1923-1934 (2009) e Trieste 1859-61: lo sguardo della fedelissima sull’Unità d’Italia (2011).
Andrea Zannini è professore ordinario di Storia moderna all’Università di Udine. Tra le sue ultime monografie, Venezia città aperta. Gli stranieri e la Serenissima (XIV-XVII sec.) (2009) e Storia minima d’Europa. Dal Neolitico a oggi (2015).