جزییات کتاب
Tra Cinque e Settecento a Roma confluì un’infinità di storie di conversioni inviate da missionari attivi in Africa, Asia e America, un corpus colossale di racconti di cui questo volume raccoglie e commenta un’ampia selezione. Nonostante i tentativi delle autorità cattoliche per irreggimentarli in un genere “edificante”, si tratta di racconti spirituali che testimoniano una realtà, nei fatti, spesso brutale: bambini rapiti, principi suicidi, adolescenti inseguiti con un’ascia, schiavi condannati al patibolo dopo una breve catechesi. Eppure, queste storie sono attraversate da una certa felicità narrativa e catturano lo scambio tra visibile e invisibile proprio di ogni conversione, evocando visionarie metamorfosi di corpi e di anime. A Ceylon uno stormo di aironi parlanti rapisce un contadino hindu che poi si fa cristiano, nelle foreste del Brasile un crocifisso ligneo solleva la testa e induce alla conversione un intero regno, e così via, passando per schiave georgiane, neonati persiani, regine angolane, ciechi cantori giapponesi, indemoniate vietnamite.
Suddiviso in sezioni tematiche, il libro combina i sofisticati strumenti e i necessari filtri della ricerca storica con una lettura dei testi sempre attenta al dettaglio, così da restituirne la ricchezza di significati e l’esuberanza linguistica, senza coprire il rumore di fondo di una folla di esistenze appena delineate, eppure memorabili.