جزییات کتاب
Il monumentale e ancora utilissimo volume che Amedeo Maiuri dedicò agli 'Scavi di Ercolano', nel 1958, dopo aver rimesso in luce gran parte di quel settore urbano antico che tuttora visitiamo, dedica ai pavimenti e ai rivestimenti marmorei degli edifici solo semplici segnalazioni, talvolta corredate da illustrazioni o brevissime osservazioni specifiche. Un certo dettaglio sugli aspetti decorativi si trova poi nelle pubblicazioni dedicate a singole unità strutturali, sia abitative che funzionali. Si deve però ammettere che, ad oggi, ancora non disponevamo di un repertorio analitico dei pavimenti e dei rivestimenti parietali (non pittorici) di Ercolano. I due volumi che qui si presentano (con un ricco apparato grafico in bianco/nero e a colori) vogliono appunto colmare questa lacuna: essi raccolgono non solo i pavimenti in cementizio, in mosaico e in opus sectile, ma anche i rivestimenti parietali musivi e marmorei e propongono un inquadramento tipologico del materiale, basato sulle classificazioni di formulazione più recente e finalizzato alla strutturazione di schemi cronologici applicabili, di riflesso, alle strutture di pertinenza. I pavimenti, dato che erano in funzione al momento dell'abbandono, spesso sono in buono stato e in situ. Gli edifici di pertinenza sono noti e forniscono utili appigli per la cronologia dei pavimenti o, viceversa, possono essi stessi appoggiarsi alle datazioni dei pavimenti per precisare le fasi costruttive interne. Questo lavoro offre quindi un panorama estremamente vario per tipologia e per qualità intrinseca dei singoli manufatti, utile non solo alla conoscenza dell'antica Ercolano ma a tutti gli studi sui rivestimenti pavimentali e parietali di età romana.