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I rivolgimenti dell'Europa dell'Est, fino alla definitiva caduta del comunismo nell'Unione Sovietica, la crisi del Golfo, gli sviluppi accelerati e drammatici dell'unificazione tedesca, le possibilità e i rischi del nuovo equilibrio nucleare: cosa c'è, che cosa si può intravvedere dietro la «grande confusione» del mondo attuale? L'autorevole pensatore tedesco, portatore della tradizione critica della filosofia «francofortese», discute in questo libro-intervista gli ultimi sviluppi di una situazione mondiale che sembra sfuggire a ogni capacità di esercizio razionale della previsione; i nazionalismi, le lacerazioni sociali, i punti di crisi sembrano gli unici elementi certi di una situazione a cui è difficile applicare ricette ottimistiche o prospettive di generale ricomposizione. L'intero apparato concettuale della vecchia teoria «moderna» (ivi comprese le teorizzazioni anticapitalistiche del pensiero negativo) sembra in crisi di fronte al dissolversi di ogni progetto critico, allo stesso deperire dell'utopia negativa.
Ma cosa c'è, dunque, dopo l'utopia?
L'intervista qui pubblicata è stata raccolta da Michael Haller. Essa ha visto la luce in un volume edito in Svizzera nella primavera del 1991. L'edizione italiana è arricchita da un aggiornamento inedito di Jürgen Habermas, a cura di Walter Privitera, dedicato agli sviluppi più recenti, dopo la definitiva crisi del comunismo sovietico.