جزییات کتاب
"Nel lungo itinerario che ha portato Guido Viale ad attraversare l’Italia da gennaio a settembre 2023 per presentare e confrontarsi sul suo libro Niente da dimenticare. Verità e menzogne su Lotta continua, un piccolo caso editoriale arrivato a vendere 6000 copie, con 43 presentazioni all’attivo per 35 città coinvolte in 17 regioni, è emerso più volte il tema del programma Prendiamoci la città come uno dei momenti più importanti e significativi della storia di Lotta continua. “…quando la sorpresa iniziale dell’incontro tra operai in lotta e studenti del movimento aveva cominciato ad esaurirsi, erano ormai maturate le condizioni per dare vita a nuove avventure esistenziali; e a nuove fascinazioni, per chi gravitava intorno a quelle lotte. C’era la scoperta congiunta del carcere, dell’esercito, dei quartieri, delle città e dei paesi del Mezzogiorno come campo di intervento in cui esercitare la propria inventiva. C’era la scoperta della politica attraverso le campagne contro la strategia della tensione. Era stato messo in campo un volume di attività da fare impressione. Dentro e grazie a tutte quelle attività, si era creata una maggiore mescolanza delle nostre esistenze. Quando il movimento delle occupazioni delle case aveva cominciato a dilagare in città, a Torino come a Milano, a Roma, a Palermo, a Napoli, quelli che la casa non l’avevano ancora, o ne volevano una un po' più grande, o con le pareti meno umide, o con il bagno in casa invece del cesso sul balcone, se l’erano presa. E insieme alla casa, avevano conquistato nuove forme di socialità, nuove occasioni di conoscersi e aiutarsi reciprocamente, di stare insieme e di sentirsi protagonisti: il modo concreto in cui veniva vissuto il motto Prendiamoci la città.” Prendiamoci la città è il titolo di un articolo pubblicato originariamente sul giornale Lotta continua. Intorno a quella proposta, l’organizzazione politica sviluppò buona parte del suo programma e delle sue iniziative pratiche dal 1970 al 1976. Le trasformazioni della società verificatesi nei cinquant’anni che ci separano da quegli avvenimenti tornano oggi a ridestare l’attenzione su molte delle indicazioni e soprattutto sullo spirito che animavano il programma Prendiamoci la città, reso attuale anche dalla ripresa del dibattito intorno alle tematiche del conflitto sociale, necessario allo sviluppo della democrazia e da troppi anni mancante nella nostra società. In questo libro l’autore ha raccolto diversi testi redatti tra il 1968 e il 1971 che documentano un percorso: dall’impegno nel movimento degli studenti a quello nella lotta operaia e poi nel più generale conflitto sociale di quegli anni. Gli articoli che compongono questo percorso politico, vengono riproposti nel libro in ordine cronologico, sono stati rivisti da Guido Viale e vengono accompagnati con un lungo e inedito capitolo introduttivo. In chiusura del libro un articolo di Marvi Maggio, Ri- Prendiamoci la città e in appendice il manifesto. Contro l’università scritto dall’autore nel 1968."