جزییات کتاب
Costa Azzurra, autunno 1932. Una filosofa di trentasette anni, priva di status accademico e di notorietà, scrive a Daniel Halévy per raccontargli il suo incontro con un libro tedesco uscito nel 1927 e destinato a segnare il pensiero del Novecento: Essere e tempo. L'autore, Martin Heidegger, all'epoca è pressoché sconosciuto in Francia. La giovane lettrice va subito al cuore di quel testo denso, quasi intraducibile, e sa spiegarlo al suo interlocutore con una limpidezza che ancora oggi lascia stupefatti. Le bastano poche pagine per toccarne i punti salienti, che "rendono palpabile la presenza del nulla", e per intuire come perfino i passi più ardui non siano frutto di pura "ingegnosità verbale", bensì rispondano al bisogno di "vincere in noi l'opacità e l'impermeabilità che si oppongono alla nostra chiaroveggenza". Legge Essere e tempo anche da musicista, come se si trattasse di una partitura di Bach: un'Arte della fuga sul tema dell'Essere.
Rachel Bespaloff, nata nel 1895 in Ucraina, da famiglia ebrea, visse dapprima a Ginevra, dove conobbe Lev Sestov, di cui divenne allieva. Nel 1938 Gabriel Marcel la presentò a Jean Wahl, che fu sedotto «dalla sua bellezza e dalla sua grande intelligenza». Nello stesso anno, apparve il suo primo libro: Cheminements et Carrefours. Nel 1942 intraprese un nuovo esilio negli Stati Uniti. Qui, per vivere, insegnò letteratura francese. Qui terminò Dell'Iliade ed è sempre qui che, sette anni dopo, si uccise.