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La mafia non è un fenomeno periferico e arretrato, nemico della modernità nei suoi vari aspetti. Al contrario, il fenomeno m afioso si è annidato almeno dalla fine dell'Ottocento nelle pieghe della parte pili ricca del mondo: a New York e in altre città multietni- che della costa orientale degli Stati Uniti. La mafia è riuscita a costruire un ponte che ha collegato per decenni quelle metropoli avanzate con Palermo e la Sicilia. Un collegamento criminale e culturale, che Salvatore Lupo racconta in modo originale in un libro innovativo e avvincente nella sua narrazione di intrighi, delitti, affari, storie e persone.Un saggio di storia che dimostra come la mafia sia capace di sostenere pratiche criminali di grande scala in periodi, luoghi e società differenti. £ dal quale emerge un modello mafioso che non è per niente arcaico ma che, al contrario, si è mostrato in grado di adattarsi perfettamente alla modernità.La mafia non si identifica con una società locale, ma rappresenta il frutto perverso delFincontro di ambienti tra loro diversissimi. Anche per questo la sua storica fortuna deriva dall'intreccio tra i due versanti.Un intreccio che viene generalmente ricondotto alla grande migrazione otto-novecentesca, ma che è divenuto poi un fenomeno permanente.Esso si ripropone a ondate per tutto il Novecento, sia nei periodi in cui la migrazione fluisce liberamente, sia quando è regolamentata o proibita.Si muovono le persone, i prodotti legali e illegali, ma anche i modelli associativi criminali. Si tratta di flussi che vanno dalla Sicilia all'America ma anche nella direzione opposta.E il meccanismo è cosi fluido perché ci sono vuoti sociali, aree grigie tra legalità e illegalità, sistemi di corruzione politica e affaristica, meccanismi identitari che creano campi di azione favorevoli su entrambi i versanti.A cavallo tra i due secoli come nei ruggenti anni ’20, negli anni della Grande Crisi come nella congiuntura drammatica della seconda Guerra mondiale, tra le isterie della guerra fredda e le speranze degli anni ’60 fino a periodi a noi pili vicini.Nel flusso variegato degli eventi storici, due società cosi diverse domandano entrambe mafia, necessitando dall'altro lato di strumenti non poi cosi diversi di lotta alla criminalità organizzata.Salvatore Lupo insegna Storia contemporanea all'Università di Palermo. E' autore di numerose opere sulla storia della Sicilia, sul fascismo e su llìtalia repubblicana tra cui Stona della mafia. Dalle origini ai giorni nostri (edito per la prima volta nel 1993 e più volte ristampato e tradotto in varie lingue) e II fascismo. La politica in un regime totalitario (2000) .E' condirettore di «Meridiana» e membro del comitato di redazione di «Storica».